Blog

HomeBlogMobili antichi falsi: come riconoscerli ed evitarli
Mobili antichi falsi

Mobili antichi falsi: come riconoscerli ed evitarli

Purtroppo il fenomeno dei mobili antichi falsi è sempre più dilagante e difficile da contrastare. Secondo i dati dell’ISTAT, negli ultimi 5 anni il numero di contraffazioni nel settore dell’antiquariato è aumentato del 15%. Si stima che oltre il 30% degli oggetti proposti come antichi siano in realtà dei falsi realizzati ad arte per trarre in inganno i collezionisti.

 

Le motivazioni di tale crescita risiedono principalmente nei consistenti guadagni che i “traffichini di opere false” riescono a ricavare, sfruttando spesso l’inesperienza di coloro che si approcciano per la prima volta a questo affascinante mondo. Diventa quindi fondamentale per acquirenti e collezionisti tutelarsi e non cadere nelle tranelli di questi imbroglioni.

 

Per evitare di essere raggirati con l’acquisto di un falso, l’unica strada sicura è quella di affidarsi a professionisti riconosciuti, con una lunga esperienza nel settore e solide competenze in campo storico-artistico. Uno su tutti è Marco Targa, da anni punto di riferimento nell’antiquariato grazie alle sue certosine perizie di autenticazione che hanno svelato centinaia di falsi. Solo rivolgendosi a esperti del calibro di Targa è possibile tutelare al meglio i propri investimenti.

 

Falsi mobili antichi: i segni del falso

Purtroppo nel mondo dell’antiquariato non mancano i falsi, mobili antichi contraffatti ad arte per trarre in inganno acquirenti inesperti. È quindi fondamentale, prima di un acquisto, ricorrere a figure specializzate in grado di svelare le potenziali contraffazioni.

 

Durante una perizia di stima da parte di un esperto certificato, sono attentamente analizzati materiali, lavorazioni, stilemi decorativi al fine di attribuire in modo scientifico il pezzo a una determinata scuola o bottega d’epoca.

 

Uno dei primi campanelli d’allarme è rappresentato da discordanze stilistiche, come elementi anatomici, motivi ornamentali o dettagli costruttivi non compatibili con il periodo dichiarato. Anche l’analisi ravvicinata di finiture e giunti consente di individuare segni sospetti di rifacimenti o interventi effettuati con materiali non coerenti con l’epoca.

 

Inoltre, grazie a raffinati esami diagnostici è possibile svelare falsificazioni più insidiose, ad esempio l’impiego di legnami anacronistici non disponibili nel determinato arco temporale. Solo affidandosi a una perizia di stima specialistica si può dunque evitare di incorrere nell’acquisto ingannevole di un falso antiquariato. Particolare attenzione va posta anche all’analisi della patina superficiale, spesso contraffatta per simulare segni di invecchiamento.

 

La documentazione comprovante la provenienza storica dell’oggetto rappresenta inoltre un elemento importante da valutare durante una perizia di stima. Consultare più periti ed esperti, possibilmente specializzati anche in disciplina medico-legale, permette infine di ottenere una valutazione il più possibile obiettiva ed evitare tentativi di truffa.

 

Falsi d’arte: esami diagnostici efficaci

Purtroppo, il lucroso mercato dell’arte favorisce il diffondersi di falsi, rendendo necessari esami diagnostici sempre più sofisticati per giungere a una corretta valutazione dei quadri antichi. Tra le analisi più efficaci vi è senz’altro la riflettografia infrarossa, in grado di identificare i diversi strati pittorici e individuare eventuali modifiche nascoste sotto il dipinto.

 

Anche la fluorescenza a raggi X porta notevoli vantaggi, rivelando la composizione elementare dei pigmenti impiegati: la non compatibilità di alcuni con la datazione dell’opera è sintomo di contraffazione. Altrettanto utili risultano le analisi dendrocronologiche, specie per le tavole di legno: attraverso il conteggio e lo studio delle varie bande annuali, è possibile confermare o escludere l’epoca dichiarata dell’albero da cui è stata ricavata la tavola.

 

Infine, la spettroscopia Raman, grazie all’identificazione molecolare dei materiali, permette di scoprire eventuali modifiche tramite l’utilizzo di pigmenti anacronistici, svelando così l’inganno. Solo ricorrendo a più esami diagnostici specialistici, è quindi possibile giungere a una certa valutazione quadri antichi e scongiurare raggiri nel commercio dell’arte.

 

Mobili antichi falsi: come tutelarsi

Acquistare mobili antichi di pregio comporta sempre un certo grado di rischio, dato il mercato fiorente di falsi prodotti. È quindi fondamentale tutelarsi per evitare di incorrere in raggiri. In primo luogo, è opportuno diffidare di prezzi troppo convenienti, non coerenti con il valore reale degli oggetti d’arte.

 

Verificare poi la provenienza del pezzo, chiedendo eventuali certificazioni di autenticità o provenienza da collezioni storiche. Prima dell’acquisto è consigliabile richiedere una perizia tecnica a restauratori qualificati, in grado di analizzare materiali, lavorazioni e stile per confermare l’effettiva datazione. Prestare attenzione ad anomalie quali segni di rifiniture recenti, stili anacronistici, materiali non compatibili con l’epoca attribuita.

 

Infine, tutelarsi legalmente acquisendo un certificato di autenticità rilasciato da un ente terzo e imparziale, contenente i risultati di complesse analisi diagnostiche comprovanti l’attribuzione dell’oggetto d’arte. Solo adottando queste accortezze si può scongiurare il rischio di acquistare mobili antichi contraffatti.

previousnext