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Cachepot cinese

Cachepot cinese: dallo stile all’eccellenza artistica

Negli ultimi decenni il mercato dell’antiquariato relativo ai cachepot cinesi ha registrato una forte crescita. Ciò è dovuto all’aumento dell’interesse da parte di collezionisti ed istituzioni museali per le raffinate porcellane e ceramiche orientali.

 

Tali manufatti, frutto dell’eccellenza artistica secolare degli artigiani cinesi, vengono oggi considerati veri e propri beni culturali da tutelare e tramandare. Ciò ha incentivato la nascita di aste ed esposizioni dedicate, nonché un’intensa attività di ricerca finalizzata allo studio e alla datazione delle opere.

 

Dato il rilevante valore economico e artistico raggiunto da questi pezzi rari di antiquariato cinese Milano, il loro trattamento e commercio richiede mani esperte in grado di operare con la massima competenza e professionalità.

 

In questo scenario si è affermato nel milanese l’antiquario Marco Targa, le cui credenziali nel settore ormai riconosciute a livello internazionale ne fanno un punto di riferimento indiscusso. Grazie alle sue approfondite conoscenze stilistiche e all’affidabile rete di rapporti con esperti orientali, riesce a diagnosticare con precisione l’epoca e la località di produzione delle opere, certificarne l’autenticità e proporle a collezionisti in tutto il mondo.

 

Cachepot cinese: definizione e caratteristiche distintive      

Il cachepot cinese è un vaso artistico tradizionale originario della Cina, sviluppatosi nel corso dei secoli in una moltitudine di forme e stili differenti a seconda della dinastia regnante e della regione di produzione.

 

Generalmente il cachepot cinese presenta una parte superiore allargata che funge da contenitore per la terra e le piante e una parte inferiore più stretta che permette al vaso di poggiare saldamente sul pavimento o su un piano d’appoggio. I materiali più comunemente utilizzati per la produzione sono la ceramica, la porcellana e, più raramente, metalli preziosi come l’oro e l’argento. Le ceramiche e porcellane venivano originariamente smaltate con colori quali il blu cobalto, il verde e il marrone, decorati con pitture raffiguranti draghi, fenici, fiori e paesaggi naturali, eseguite con grande maestria e perizia artistica.

 

Molto spesso sui cachepot cinesi sono presenti iscrizioni in caratteri cinesi antichi che riportano nomi di artisti, poesie, proverbi o semplici auguri di prosperità. Proprio grazie a queste iscrizioni oggi è possibile datare con precisione i vasi più rari e attribuirli a specifiche dinastie o località di produzione.

 

I cachepot cinesi di indiscutibile valore artistico risalgono alle dinastie Song, Ming e Qing, durante le quali la porcellana e le tecniche ceramiche raggiunsero il livello più alto in termini di perfezione della fattura, raffinatezza dello smalto e complessità delle decorazioni. Vasi cinesi di valore come questi sono oggi molto ricercati da collezionisti e musei di tutto il mondo.

 

Cachepot cinesi: riconoscere lo stile per datare il manufatto

Il riconoscimento dello stile di un cachepot cinese è determinante per datare con precisione il manufatto e comprenderne meglio il contesto storico-artistico di produzione. Gli stilismi ceramico-pittorici adottati dalle varie dinastie cinesi, infatti, hanno subito precisi evoluzioni nel corso dei secoli risultando peculiarmente riconducibili agli specifici periodi.

 

Un aspetto fondamentale è l’analisi dello smalto e delle tecniche pittoriche, che presentano caratteristiche morfologiche e cromatiche tipiche di ogni fase storica. Ad esempio i pezzi Song si distinguono per gli smalti leggeri e trasparenti e le pitture delicate con sfumature tenui, mentre le porcellane Ming spiccano per la lucentezza vellutata dello smalto blu-verde e le scenografie floreali estremamente dettagliate.

 

Rilevante è inoltre lo studio dei temi figurativi raffigurati, connessi alla cultura, alla religione o alle mode privilegiate nel periodo. I dragoni confuciani identificano le ceramiche Song, mentre i gelsi e le uccellagioni sono tipiche dello stile Ming.

 

Anche le iscrizioni in caratteri cinesi, che spesso riportano data o firma degli artigiani, sono elementi di primario contributo alla datazione del manufatto. Proprio gli antiquari a Milano sanno trarre informazioni preziose da queste peculiarità stilistiche applicando i più rigorosi criteri analitici.

 

Cachepot ceramica cinese: pregi e peculiarità della porcellana orientale

La porcellana orientale utilizzata tradizionalmente per la realizzazione dei cachepot cinesi si distingue per pregi a livello estetico e tecnico che ne fanno tuttora un materiale unico nel campo dell’artigianato ceramicistico.

 

Sotto il profilo materico, l’impasto kaolinitico di base risulta estremamente compatto e smaltato in superficie con formulazioni vetrificanti trasparenti, capaci di conferire all’intera superficie del manufatto un aspetto liscio e lucido come il vetro. Questa composizione garantisce elevata resistenza meccanica agli urti e una barriera protettiva che rende la porcellana impermeabile ai liquidi e agli agenti atmosferici, preservandone inalterate le qualità nel tempo.

 

Dal punto di vista estetico, la sopraffina grana della pasta permette il conseguimento di dettagli pittorici di altissimo pregio, poiché ogni minimo particolare risulta impeccabilmente riprodotto e durevole. Le policromie eseguite sugli smalti erano infatti così minute e sfumate da essere paragonate ai lavori della miniatura.

 

Grazie a tali eccellenti caratteristiche intrinseche, la porcellana cinese vanta oggi un posto di primo piano nel collezionismo internazionale di antiquariato a Milano, tanto da essere richiesta da prestigiosi musei ed esperti in tutto il mondo.

 

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