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Vaso cloisonne

Vaso cloisonne: dalle antiche tecniche ai criteri di valutazione di un pezzo d’antiquariato

Un vaso cloisonné rappresenta sicuramente un oggetto di arte ancora oggi molto apprezzato e ricercato sul mercato antiquario. Queste creazioni artistiche provenienti dalla tradizione cinese, realizzate con la tecnica del cloisonné che prevede l’inserimento di smalti colorati in scompartimenti di filo metallico, costituiscono dei veri e propri capolavori d’artigianato capaci di esprimere la maestria degli artigiani che le hanno prodotte.

 

La valutazione di un vaso cloisonné deve essere affidata soltanto all’occhio esperto di un valutatore professionista, come ad esempio Marco Targa, in grado di riconoscerne il valore attraverso l’attenta considerazione di molteplici fattori, quali l’epoca di produzione, la qualità dei materiali impiegati, lo stile e la raffinatezza dei motivi decorativi.

 

Solo un competente esaminatore dell’antiquariato a Milano saprà infatti stimare correttamente il pregio di manufatti di tale delicatezza esecutiva, che rappresentano un inestimabile documento dell’evoluzione di questa arte plurisecolare. Proprio grazie all’occhio esperto di professionisti come Marco Targa, è possibile riconoscere e preservare il valore di tesori artistici del passato come un vaso cloisonné.

 

Vaso cloisonne: le tecniche

Il cloisonné è una tecnica decorativa che consiste nello stilizzare motivi su superfici metalliche mediante l’utilizzo di sottili fili, comunemente in rame, che vengono saldati a formare dei piccoli scompartimenti all’interno dei quali inserire smalto colorato. Una volta cotto, lo smalto fuso ricopre il disegno creato dalle barriere metalliche conferendo al manufatto una splendida cromatica.

 

Vasi cloisonné in varie forme e dimensioni sono documentati fin dai primordi della tecnica. In origine gli Antiquari a Milano ipotizzano fosse utilizzato il solo rame, mentre successivamente vennero impiegate anche leghe più pregiate quali oro e argento. Nel periodo Jingtai della dinastia Ming la lavorazione cloisonné in Cina raggiunse l’apice qualitativo, come testimoniato dagli splendidi esemplari pervenuti.

 

Oltre alla classica variante in rame, si sviluppò in Italia una peculiare tecnica cloisonné traslucida che sfruttava il particolare effetto conferito dagli smalti trasparenti. Questa declinazione è riscontrabile soprattutto su oggetti di piccole dimensioni come reliquiari e gioielli.

 

Data l’origine orientale della tecnica, i motivi decorativi che ornavano i vasi cloisonné erano principalmente ispirati alla flora e fauna locale nonché a temi buddhisti e taoisti, raffigurati con linee agili e folte di colore. Con il tempo il repertorio iconografico si arricchì di simbologie tratte anche da altre culture, come testimoniano alcuni reperti prodotti in epoca Ming ed esportati in Europa.

 

Ancora oggi i manufatti cloisonné cinesi si distinguono per l’eleganza delle forme, la ricchezza dei motivi e la solennità dei colori, sottolineata dalla doratura che conclude il complesso procedimento produttivo.

 

Vaso cloisonne antico: la valutazione

Nella valutazione di un vaso cloisonné antico, sono diversi i fattori da prendere in considerazione per stabilirne il valore. Un aspetto determinante è l’epoca di produzione: le opere risalenti al periodo Ming Xuande (1426-1435), considerato l’apice qualitativo della tecnica cloisonné in Cina, godono di grande stima presso gli Antiquari Milano. Altro elemento chiave è lo stile: particolarmente pregiati risultano i manufatti ispirati alle forme eleganti e ai motivi iconografici tradizionali cinesi, raffiguranti temi buddhisti, taoisti o paesaggistici.

 

Cruciale anche la scelta dei materiali. Le opere in rame sono le più diffuse ma non le uniche, essendo attestati anche esemplari in oro o argento. Infine, grande importanza riveste la qualità della lavorazione: viene apprezzata l’accuratezza dei dettagli nella posa del filo di rame a formare i motivi ornamentali, così come la lucentezza e la ricchezza cromatica ottenute grazie a uno smalto di pregiata fattura.

 

Proprio in relazione a questi fattori, un vaso cloisonné rappresentativo dell’epoca Ming, caratterizzato da forme equilibrate e silhouette aggraziate, motivi folti e colori accesi, nonché esecuzione impeccabile degli intarsi in filigrana d’oro e argento, potrà conseguire le maggiori quotazioni sul mercato antiquario.

 

 

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