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Dipinti del 500

Dipinti del 500: Attribuire, conservare e certificare i dipinti del ‘500

I dipinti del 500 richiedono di essere sottoposti a interventi specialistici al fine di tutelarne lo stato conservativo e accertarne l’autenticità. Per questi delicati processi risulta fondamentale rivolgersi a professionisti in possesso di competenze storico-artistiche e capacità tecniche adeguate. Da anni il negozio di antiquariato a Milano gestito da Marco Targa affronta con successo questi importanti compiti.

Dotato di personale altamente qualificato, il negozio effettua il restauro dei dipinti secondo rigorosi criteri scientifici, avvalendosi anche di sofisticate attrezzature diagnostiche. L’équipe interna svolge inoltre autonome analisi volte ad attribuire in maniera documentata la paternità dell’opera. Particolare accuratezza è dedicata alla conservazione preventiva mediante controllo microclimatico e confezionamento di idonei involucri protettivi.

Il negozio rilascia certificazioni di autenticità riconosciute a livello legale, redatte sulla base di esami raffrontati con opere di riferimento. Grazie a competenza, serietà e velocità d’intervento, Marco Targa è oggi un punto di riferimento per chi ricerca affidabili soluzioni in tema di perizie, restauri e compravendita di opere del calibro dei “Dipinti del 500”.

 

Quadri del 500: le principali scuole e gli artisti del Cinquecento

Nel Cinquecento si affermarono in Italia le principali scuole pittoriche che andarono a caratterizzare l’arte del periodo. In Toscana si sviluppò la scuola fiorentina, ancora legata agli insegnamenti rinascimentali di artisti come Giotto, Masaccio e Piero della Francesca. Il massimo esponente fu indubbiamente Michelangelo Buonarroti con i suoi capolavori quali gli affreschi della volta della Cappella Sistina a Roma. Nelle sale vaticane Michelangelo diede vita ad un nuovo modo di concepire la figura umana, muscolosa e possente, che esprimeva al meglio l’ideale di bellezza neo-platonico tanto caro all’artista.

A Venezia fiorì invece la grande scuola veneta con Tiziano Vecellio in prima linea. Tiziano seppe coniugare la lezione classica con una sensibilità colta dal vero, restituendo nei suoi “Dipinti del 500” soggetti dalla carnagione realistica, avvolti da una luminosità dorata tipica della pittura veneta. Non mancarono anche artisti attivi sul mercato dei dipinti antichi in vendita come il Tintoretto e Paolo Veronese, che portarono l’arte veneta a livelli di grande maestria tecnica e ricchezza cromatica.

A Roma si affermarono invece le iconiche opere di Raffaello Sanzio, che con la scuola romana traghettò gli insegnamenti fiorentini verso un classicismo misurato, che esaltava l’armonia delle forme e la compostezza delle espressioni. Le Stanze vaticane e le Logge raffaeliane sono ancora oggi ammirate in tutto il mondo come massima espressione dell’arte del periodo.

Con questi grandi maestri del passato, il Cinquecento viene ricordato ancora oggi come uno dei secoli più floridi per la grande pittura, grazie al fiorire di capacità tecniche e ricerche stilistiche che influenzarono in modo determinante lo sviluppo dell’arte occidentale nei secoli a venire.

 

Dipinti del 500: caratteristiche stilistiche e valutazione dell’autografia

I dipinti del 500 presentano caratteristiche stilistiche proprie delle varie scuole artistiche che fiorirono in Italia nel Cinquecento. Per quanto riguarda la scuola veneta, negli autori quali Tiziano, Veronese e Tintoretto si riscontra un ampio uso del colore, con tonalità calde e sfumature dorate. Particolare attenzione è posta nella resa dei dettagli anatomici e nella credibilità spaziale delle composizioni.

Nella pittura toscana di Michelangelo e Andrea del Sarto si ammira invece un disegno possente e muscoloso, nonché figure slanciate dai panneggi scorciati con maestria. Caravaggio invece introdurrà valori più crudi e terreni di luce e ombra. Per la scuola romana di Raffaello si osserva un equilibrio compositivo perfetto, figure dai volti idealizzati e dai contorni dolcemente sfumati.

Nella valutazione quadri Milano di un dipinto cinquecentesco risulta fondamentale l’analisi stilistica, per verificare rispondenza a caratteri propri di una determinata scuola ed esecutori. Cruciale è anche lo studio della tecnica pittorica, che fornisce indicazioni sull’autografia dell’opera. Ulteriori esami ai raggi X e riflettografie permettono di scoprire i cambi di idea del maestro e i vari pentimenti. Un’attribuzione certa si basa su riscontri documentali e confronti con opere di indiscussa autografia.

 

Dipinti antichi del ‘500: conservazione, pulitura e certificazione di autenticità

I dipinti antichi del ‘500 giunti fino a oggi necessitano di una corretta conservazione al fine di preservarne integrità strutturale e leggibilità estetica nel tempo. Periodiche operazioni di pulitura devono essere condotte da restauratori esperti, previo attento studio degli strati pittorici tramite indagini radiografiche e riflettografiche. Pulitura meccanica o con prodotti chimici possono risultare dannosi se non calibrati sullo specifico dipinto. Fattori quali lo stato di conservazione, le caratteristiche della pellicola pittorica e le eventuali sovrapposizioni di interventi precedenti condizionano la scelta metodologica. Un corretto microclima e controllo di luce, temperatura ed umidità nelle sale espositive e depositi permettono di rallentare i processi di degrado.

Per la valutazione quadri antichi Milano è fondamentale accertarne l’autenticità, al fine di tutelare collezionisti ed investitori. Oltre ad un’attenta analisi stilistica e iconografica, è possibile ricorrere a certificazioni che attestino, tramite esami diagnostici, l’autografia dell’opera. I più affidabili sono istituti accreditati che rilasciano perizie basate su rigorose metodologie scientifiche, come spettroscopie, datazioni al radiocarbonio e studio di documenti d’archivio.

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